A Closed and Common Orbit, la fantascienza che scalda il cuore
Il romanzo di Chambers, finalista del Premio Hugo 2017, dimostra che è possibile affrontare tematiche difficili in maniera gentile e non violenta
È il 2014 e una giovane scrittrice americana, Becky Chambers, fa il suo debutto letterario in un genere altrettanto giovane, il solarpunk (o, ancora più specificamente, hopepunk), col romanzo The Long Way to a Small, Angry Planet, primo capitolo della saga di Wayfarers.
Come tutto ciò che ha a che fare col punk, si tratta di storie che hanno il loro cuore pulsante nel tema della ribellione contro la società attuale, ma contrariamente alla narrativa dominante in merito lo fanno con armi quali il sentimento ecologico e la gentilezza.
Pur ponendo le basi dell'interessante universo multispecie in cui è ambientata la saga ed essendo indubbiamente un valido inizio della stessa, oggi non vi parlerò di The Long Way, quanto piuttosto del suo successore: A Closed and Common Orbit (2016, tradotto in italiano come L'Orbita Ordinaria).
Gli eventi in esso narrati si svolgono esattamente alla fine (e alcuni anni prima) del predecessore, ma niente paura: a parte qualche riferimento, il libro finalista del prestigioso Premio Hugo come miglior romanzo nel 2017 può tranquillamente essere letto in maniera indipendente e ora vi dirò perché credo sia decisamente il caso di farlo.
Sidra, Pepper e tanto altro
Sidra è un’Intelligenza Artificiale programmata per gestire un’astronave, ma a seguito del suo danneggiamento si ritrova istallata in un limitante, illegale corpo sintetico. Per fortuna a supportarla c’è il tecnico che ha provveduto a tale istallazione, l’impulsiva Pepper, che ne sa qualcosa in merito ai nuovi inizi, essendo fuggita da una fabbrica che impiegava schiave bambine.
Alternando tra tempo presente e passato, il libro segue parallelamente le vicende delle due protagoniste, che presentano degli evidenti temi in comune, quali la sopravvivenza e l’identità personale, ma anche un rapporto madre-figlia tutt’altro che convenzionale.
Mentre la storia di Pepper è sicuramente avvincente e a tratti commovente, con una dura critica al consumismo sfrenato che calpesta tutto e tutte, dove A Closed and Common Orbit brilla in maniera più splendente è probabilmente nel seguire le difficoltà di Sidra nell’adattarsi alla sua nuova condizione.
Attraverso gli occhi dell’IA, infatti, Chambers affronta efficacemente problemi complessi e delicati quali diritti degli esseri senzienti, mania del controllo, ansia sociale e rifiuto del proprio corpo (il “kit”, a cui Sidra emblematicamente fa riferimento in terza persona), in una narrazione che si fa fantascienza sociale e filosofica, con i temi tipici del solarpunk/hopepunk che diventano mero sfondo al suo servizio.
Il conforto dopo la tempesta
Descritto così, il libro potrebbe sembrare cupo e disperato e invece lo stile dell’autrice, che evita accuratamente ogni “pornografia del dolore”, e l’appartenenza (in questo caso evidente) al genere suddetto fanno sì che esso risulti invece stranamente rilassante e rincuorante, coi suoi complessi personaggi che fanno di tutto per affrontare le situazioni in maniera gentile, amichevole e senza ricorrere alla violenza.
Certo, vi sono alcuni momenti un po’ didascalici o non particolarmente significativi e il passaggio dall’arco di Sidra a quello di Pepper può risultare a volte contrastante, ma Chambers compensa efficacemente con una narrazione fluida e senza troppi fronzoli.
Nelle fasi finali del libro poi le due storie di cui sopra convergono a chiusura del cerchio (o, meglio, dell’orbita comune del titolo), in una risoluzione forse un pelo frettolosa, ma comunque convincente, rispettosa della natura dei personaggi e senza eccessi.
E, per concludere, mi piace pensare che l’altro aggettivo presente nel titolo (“closed”) si riferisca alla narrazione più intima e focalizzata di questo secondo capitolo della saga, caratterizzato da un numero ristretto di personaggi e ambientazioni, che lo rendono una lettura molto gradevole e confortante, nonostante i pesanti e importanti temi trattati.