Polpo "pugile" e pesci misti insieme a caccia di prede
Octopus cyanea, tendenzialmente solitario, non disdegna battute di caccia con varie specie di pesci, punendo a suon di "cazzotti" quelli improduttivi

I polpi sono creature decisamente affascinanti e così complesse che al loro comportamento sono stati dedicati interi libri. Solo per fare qualche esempio, essi sono capaci di sognare e probabilmente anche avere incubi riguardo potenziali predatori, oltre a tutte le incredibili imprese di cui ho parlato in un precedente articolo.
Tendenzialmente sono animali solitari, per cui la maggior parte di quanto abbiamo finora scoperto su di loro riguarda comportamenti individuali, ma la storia che vi racconterò oggi li vede invece come co-protagonisti, il che è un'ulteriore dimostrazione (semmai ve ne fosse bisogno) della loro intelligenza.
Ricercatori presso il Max Planck Institute of Animal Behaviour in Germania hanno infatti scoperto che il polpo indopacifico (octopus cyanea) caccia anche in gruppo con varie specie di pesci, dove ognuno compensa le debolezze dell'altro.
E c'è di più: se il polpo si accorge che alcuni pesci stanno “battendo la fiacca” durante una battuta di caccia, non esita a stringere un tentacolo a mo’ di pugno e colpire gli scansafatiche, allontanandoli dal gruppo.
Web-over e luci della ribalta
Il polpo indopacifico, come indica il nome, vive ovunque dal Mar Rosso alle Hawaii e si procura il cibo in un modo che potrebbe far pensare al ragno (e difatti la tecnica è chiamata web-over): si avvinghia a una roccia o simile e, grazie alla membrana che si trova tra i suoi tentacoli, forma una sorta di borsa, con la quale intrappola la preda (di solito piccoli animali) che si nasconde negli incavi della roccia stessa.
Il fatto che esistano anche gruppi di caccia formati da un singolo polpo e un certo numero di pesci, solitamente di specie diverse, è risaputo fin dagli anni 90 del secolo scorso, con le osservazioni che sono state favorite dall’abitudine del polpo indopacifico, rara tra i cefalopodi, di procurarsi il cibo di giorno (il che gli è valso anche l’appellativo di “polpo diurno”).
Fino ad ora, però, si pensava che gli altri pesci fossero solo degli “spettatori interessati”, pronti ad afferrare eventuali prede sfuggite al polpo o magari avanzi del suo pasto.
Eduardo Sampaio e il suo gruppo, però, non ne sono così convinti e così decidono di indagare più a fondo (letteralmente): durante 120 ore di immersione nel Mar Rosso e usando due videocamere per ottenere un effetto 3D, i ricercatori filmano 13 battute di caccia, da cui poi estrapolano manualmente i movimenti dei singoli animali per poterli analizzare nel dettaglio.
I risultati sono probabilmente ancora più straordinari di quanto sospettato: non solo i pesci non sono delle semplici comparse, ma in determinati momenti rubano persino la scena al polpo!
Le complessità della caccia di gruppo
Ecco come funziona la caccia di gruppo:
quando un pesce nota un “terreno fertile” per procacciarsi del cibo, si allontana dal branco con movimenti rapidi e diretti;
se il polpo non nota il segnale, il pesce si ricongiunge al gruppo e fa in modo da attirare la sua attenzione, andando avanti e indietro tra lui e le possibili prede;
alla fine il polpo raggiunge il luogo segnalato e si avvinghia alla roccia o simile presente, intrappolando le prede che i pesci non sono in grado di stanare da soli.
Wow, pare incredibile, vero? Eppure ci sono vari segni che sembrano confermare che questo è davvero ciò che accade: oltre al comportamento dei pesci per attirare l’attenzione del polpo, i ricercatori hanno anche notato che quest’ultimo cambia leggermente la sua strategia di caccia quando si trova in gruppo.
Cacciando da solo, infatti, il polpo indopacifico preferisce effettuare numerosi web-over di breve durata, non essendo sicuro che ci siano animaletti nascosti nella roccia prescelta; quando invece si muove in gruppo, può fare affidamento sulla “ricognizione” svolta dai pesci e quindi i web-over si fanno meno numerosi, più lunghi e mirati.
Alcune scene della caccia di gruppo, con tanto di “azione pugilistica” alla fine. Crediti: Simon Gingins
Polpo pugile in un rapporto variabile
E arriviamo finalmente alla parte che tutte/i stavate aspettando: lo scazzottamento dei pesci improduttivi. Sampaio e colleghi hanno notato che il polpo indopacifico caccia di preferenza con sei diverse specie di pesci, ma non tutte sono ugualmente in grado di scovare prede.
In particolare, nella classifica dei migliori partner la triglia tropicale del Mar Rosso (parupeneus cyclostomus) si piazza chiaramente in testa, mentre la cernia fasciata (epinephelus fasciatus) occupa tristemente l’ultima posizione.
Il polpo sembra capirlo, stando alla frequenza con cui “sfoga la sua ira” sulle compagne di caccia di cui non è soddisfatto: nelle registrazioni dei ricercatori si contano, infatti, 27 pugni nei confronti delle cernie contro gli appena 3 inferti alle triglie.
D'altro canto è invece difficile capire se il polpo indopacifico riconosca e classifichi i singoli pesci o l'intera specie e questo perché è praticamente impossibile distinguere un polpo dall'altro, a meno di caratteristiche fisiche evidenti come un tentacolo mancante; è però probabile che l’identificazione sia su base individuale, visto che sia il polpo che alcune specie di questi pesci sono territoriali.
Comunque sia è sorprendente vedere un animale solitario come il polpo interagire in maniera positiva addirittura con altre specie, comprendendo i loro (altrettanto sbalorditivi) segnali sociali e instaurando con esse un rapporto non esclusivamente di predominanza.