Il raro e bizzarro sistema dei pianeti non-morti
Scoperti negli anni 90, Poltergeist, Phobetor e Draugr sono i primi esopianeti mai trovati e condividono un tragico destino
Di esopianeti, cioè pianeti al di fuori del sistema solare, ve ne sono di tutti i tipi e dimensioni: da incandescenti giganti gassosi molto più grandi di Giove a pianeti rocciosi molto più grandi della Terra (le cosiddette super Terre), passando per giganti ghiacciati più piccoli di Nettuno (i cosiddetti mini Nettuno) e altri che si pensa siano completamente ricoperti da oceani.
Ad oggi è stata confermata l’esistenza di oltre 5000 esopianeti, ma tra i più singolari probabilmente vi sono proprio i primi tre ad essere stati scoperti, nel 1992 e 1994.
Situati a circa 2300 anni luce di distanza, questi pianeti (che andremo ad esaminare a breve) potrebbero essere nati da uno degli eventi più violenti dell’universo e la loro esistenza è già segnata dalla potenza distruttiva della stella che orbitano.
La pulsar Lich e i suoi poteri speciali
PSR B1257+12 è il nome di tale stella, ma è un appellativo che certamente non stuzzica la fantasia; ben diverso è il caso del suo soprannome: Lich, come il potente stregone non-morto della letteratura fantasy.
E si tratta sicuramente di un alias appropriato: Lich è infatti una pulsar, cioè quello che resta dell’esplosione di una stella massiccia, che dopo la “morte” acquisisce poteri inimmaginabili.
Immaginate una stella molto più massiccia del Sole che si riduce alle dimensioni di una città, ma fatta di un materiale talmente denso che una quantità grande quanto una zolletta di zucchero peserebbe più dell’Everest, se portata sulla Terra.
Come se non bastasse, le pulsar sono circondate da un campo magnetico talmente forte da produrre due potenti raggi di luce, pieni di particelle elettricamente cariche, uno da ognuno dei due poli.
E le pulsar ruotano rapidamente, molto rapidamente nel caso di Lich (che lo fa ben 161 volte al secondo), inviando coi suoi raggi pulsazioni ritmiche ed estremamente precise verso lo spazio.
Poltergeist, Phobetor e Draugr: tre misteriosi pianeti da record
Nel 1992 astronomi di stanza all’Arecibo Observatory stavano giusto esaminando le pulsazioni provenienti da Lich quando si accorsero che qualcosa non quadrava nei tempi di arrivo.
Seguirono analisi approfondite, che portarono all’inaspettata scoperta di due esopianeti, PSR B1257+12 B e C, in seguito soprannominati Poltergeist e Phobetor, entrambi super Terre.
Due anni dopo, nel 1994, fu invece annunciata la scoperta di PSR B1257+12 A, poi soprannominato Draugr, questo molto più piccolo della Terra.
Come ricorda il canale YouTube V101 SPACE, gli astronomi accolsero le scoperte con un misto di esaltazione e perplessità.
Entrambe giustificate, in quanto tali pianeti detengono una serie impressionante di record: sono i primi esopianeti ad essere stati scoperti, i primi e tra i pochissimi scoperti (otto in tutto, ad oggi) ad orbitare una pulsar e Draugr è anche il pianeta meno massiccio finora scoperto.
Inoltre, ancora oggi restano incerte le origini dei tre pianeti: come hanno fatto a formarsi così vicino a una pulsar? E, se non si sono formati nel sistema Lich, da dove provengono?
Il principio e la fine dei tre pianeti non-morti
Come accennato, le pulsar si originano dall’esplosione di stelle massicce. Tale esplosione, detta supernova, ha una forza devastante: pensate che una tipica supernova può emettere radiazione luminosa miliardi di volte superiore a quella del Sole ed è in grado, da sola, di oscurare tutte le miliardi di stelle presenti nella sua galassia.
Chiaramente, quindi, Poltergeist, Phobetor e Draugr non possono essersi formati prima che Lich esplodesse e diventasse una pulsar.
La prima ipotesi è che essi siano sorti dai resti di una supernova (non necessariamente quella che ha generato la pulsar), che hanno formato un disco di materiali eventualmente aggregatisi in pianeti.
Un’altra possibilità è che Lich abbia sfruttato la sua enorme attrazione gravitazionale (dovuta alla sua massa altamente concentrata) per “rubare” i tre pianeti a una stella vagabonda, trovatasi a passare nelle vicinanze.
Ma l’ipotesi più accreditata è che Lich, sempre sfruttando la sua attrazione gravitazionale, abbia letteralmente divorato una stella attorno alla quale orbitava (una cosiddetta compagna binaria): gli “avanzi” del pasto, dopo la loro aggregazione, sarebbero stati sufficienti per costituire i tre pianeti.
Anche questa ipotesi, comunque, presenta dei problemi, visto che l’enorme forza gravitazionale e l’intensa radiazione emessa dalla pulsar avrebbero impattato pesantemente la formazione planetaria, soprattutto in virtù dell’estrema vicinanza dei tre pianeti alla stella.
Qualunque sia la loro origine, la loro fine è invece certa: Poltergeist, Phobetor e Draugr sono destinati a consumarsi sotto il costante bombardamento radioattivo proveniente dalla loro stella non-morta.
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