Hai ragione: sul fatto che si gonfiano ho dovuto un po' glissare, perché è un processo piuttosto complesso e al di là dello scopo dell'articolo. Proverò a spiegarlo qui, comunque.
In generale, la gravità tira verso il basso, avvicinando la stella al collasso, mentre la fusione nucleare spinge verso l'alto (un po' come fa il carburante che brucia in un razzo, per intenderci): di conseguenza, le due forze combattono l'una contro l'altra e si bilanciano.
Ma alla fine della sequenza principale (cioè, quando finiscono l'idrogeno, non l'elio), le stelle come il Sole attraversano una fase di grande instabilità.
Il nucleo subisce diversi collassi gravitazionali, incrementando la propria temperatura (perché la compressione genera comunque calore/energia).
Gli strati più esterni, invece, in reazione alle grandi quantità di energia che ricevono dal nucleo in contrazione, si espandono e si raffreddano (per il motivo opposto: l'espansione fa perdere calore/energia).
A questo punto, gli strati esterni assumono una colorazione via via sempre più tendente al rosso (è un po' controintuitivo, ma la luce è più fredda quando tende al rosso e più calda quando tende al blu).
Ci sono ancora altri dettagli, ma alla fine di questa fase turbolenta resta una fredda, ma brillante gigante rossa.
Spero di essere stato chiaro, ma se non è così non esitare a chiedere ancora!
Grazie sia per la risposta che per la domanda. Ricordo che a scuola ci facevano studiare le varie fasi di evoluzione delle stelle, ma non ricordo nessuna spiegazione del perché passassero da uno stadio all'altro. Certo, potevamo chiedere...
Eh, in effetti le cose sono piuttosto complesse (pure la spiegazione aggiuntiva omette dei dettagli) e forse è per questo che a scuola si soprassedeva.
Però, visto che si parlava proprio di quello, un minimo di tempo direi che glielo si poteva dedicare!
Finito l'elio le stelle si "gonfiano"? Perché? Non ho capito questo discorso del tiro alla fune con la gravità...
Hai ragione: sul fatto che si gonfiano ho dovuto un po' glissare, perché è un processo piuttosto complesso e al di là dello scopo dell'articolo. Proverò a spiegarlo qui, comunque.
In generale, la gravità tira verso il basso, avvicinando la stella al collasso, mentre la fusione nucleare spinge verso l'alto (un po' come fa il carburante che brucia in un razzo, per intenderci): di conseguenza, le due forze combattono l'una contro l'altra e si bilanciano.
Ma alla fine della sequenza principale (cioè, quando finiscono l'idrogeno, non l'elio), le stelle come il Sole attraversano una fase di grande instabilità.
Il nucleo subisce diversi collassi gravitazionali, incrementando la propria temperatura (perché la compressione genera comunque calore/energia).
Gli strati più esterni, invece, in reazione alle grandi quantità di energia che ricevono dal nucleo in contrazione, si espandono e si raffreddano (per il motivo opposto: l'espansione fa perdere calore/energia).
A questo punto, gli strati esterni assumono una colorazione via via sempre più tendente al rosso (è un po' controintuitivo, ma la luce è più fredda quando tende al rosso e più calda quando tende al blu).
Ci sono ancora altri dettagli, ma alla fine di questa fase turbolenta resta una fredda, ma brillante gigante rossa.
Spero di essere stato chiaro, ma se non è così non esitare a chiedere ancora!
Grazie sia per la risposta che per la domanda. Ricordo che a scuola ci facevano studiare le varie fasi di evoluzione delle stelle, ma non ricordo nessuna spiegazione del perché passassero da uno stadio all'altro. Certo, potevamo chiedere...
Eh, in effetti le cose sono piuttosto complesse (pure la spiegazione aggiuntiva omette dei dettagli) e forse è per questo che a scuola si soprassedeva.
Però, visto che si parlava proprio di quello, un minimo di tempo direi che glielo si poteva dedicare!
Ottimo grazie!
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