Future You, l'IA che consente uno sguardo sul proprio futuro
Sviluppato da ricercatori del MIT e altrove, il sistema permette di conversare con una versione futura di sé, in grado di rispondere a domande ed elargire consigli
In una famosa scena di Ritorno al Futuro - Parte II, Jennifer incontra inaspettatamente la se stessa di trent’anni nel futuro: le due reagiscono in maniera praticamente sincronizzata allo shock, fino a svenire contemporaneamente.
A bocce ferme, però, è innegabile che l’idea di dare una sbirciata al proprio futuro può essere intrigante, pur rimanendo ovviamente nel campo della pura fantascienza… oppure no?
Un gruppo di ricercatori del MIT e altri istituti crede che la cosa non sia del tutto campata in aria e, sfruttando l’onnipresente Intelligenza Artificiale, si accinge a dimostrare che è possibile farsi una chiacchierata in chat con una versione più anziana di sé: benvenute/i in Future You.
Future self-continuity e interattività
La cosiddetta future self-continuity è un importante concetto psicologico che descrive quanto una persona si senta connessa alla se stessa del futuro: vari studi mostrano che una forte connessione può influenzare positivamente il modo in cui si prendono decisioni a lungo termine, come concentrarsi sul proprio successo accademico o lavorativo.
Di conseguenza, ricerche sul come concettualizzare e migliorare tale connessione vanno avanti da tempo, perlomeno dagli anni 60 del secolo scorso: si parte dal sistema di scrivere lettere al se stesso del futuro, fino al più recente utilizzo della realtà virtuale per visualizzare future versioni di sé.
Tali metodi, però, hanno un problema in comune: la mancanza di interattività, che limita il loro possibile impatto sull’utente. Ecco quindi che, con il boom dei large language model come ChatGPT, il ricercatore nel campo dell’interazione tra umani e IA Pat Pataranutaporn e colleghi presso il MIT e altrove hanno pensato di cogliere la palla al balzo per realizzare una simulazione più realistica.
Future You, il sistema da loro sviluppato, si basa sulla release 3.5 del famoso chatbot per costruire una versione virtuale di un individuo all’età di 60 anni, pronta a rispondere amabilmente alle domande dell’utente sul suo futuro, oltre ad elargire consigli e riflessioni in merito a possibili scelte di vita.
Future You: introspezione e retrospettiva
Ma come funziona il sistema? Innanzitutto, in una prima fase di introspezione, all’utente viene chiesto di rispondere a una serie di domande riguardo la sua vita attuale, le cose che ritiene importanti e i suoi obbiettivi per il futuro.
Grazie a tali informazioni, l’IA crea quelle che i ricercatori chiamano “future self memories”, cioè ricordi del futuro se stesso, che fungeranno da plausibile storia di fondo durante le interazioni con la persona.
Per ottenere tale risultato, Future You è stato precedentemente addestrato su miliardi di dati riguardo individui che parlano della propria vita, carriera ed esperienze positive e negative, ed è quindi perfettamente in grado di sostenere conversazioni in merito.
E così arriviamo finalmente al cuore dell’esperienza, che consiste nell’interagire in maniera testuale con l’IA in una seconda fase retrospettiva, in cui l’utente riceve risposte, consigli e riflessioni da valutare per decidere se la simulazione corrisponde o meno a ciò che lei/lui immagina di diventare in futuro.
I ricercatori hanno pure curato i dettagli per cercare di rendere il tutto quanto più possibile realistico, non solo generando un’immagine dell’utente invecchiata digitalmente, ma anche facendo sì che Future You usasse nelle risposte frasi evocative come “quando avevo la tua età”.
I risultati dello studio
Sulla carta i potenziali benefici di Future You sono molteplici. In particolare:
usando una sorta di “macchina del tempo virtuale”, si aiutano le persone a considerare le possibili conseguenze future di azioni presenti;
consentire un distacco emotivo da situazioni attuali critiche, vedendo “in anteprima” come esse verrebbero metabolizzate col passare del tempo;
ricevere consigli su un futuro incerto non da una generica IA, ma da una versione personalizzata e apparentemente più saggia di se stesse/i.
Nella pratica, lo studio è stato condotto su 344 partecipanti, alcuni dei quali hanno chiacchierato con Future You per un tempo compreso tra i 10 e i 30 minuti, mentre il gruppo di controllo ha interagito con un’IA generica o ha semplicemente compilato dei sondaggi.
In base ad un’analisi statistica delle loro risposte, coloro che hanno usato Future You sono riusciti a stabilire una connessione più forte col proprio sé futuro e hanno anche dichiarato di sentirsi meno ansiosi e giudicato la conversazione con l’IA sincera, notando una consistenza tra i propri valori e credenze attuali e quelli futuri simulati.
Incertezze e prospettive Future
Ora, però, è il caso di passare la parola all’avvocato del diavolo. Innanzitutto, va sottolineato che lo studio è ancora in attesa di revisione e quindi è prematuro darne una valutazione definitiva.
Inoltre, per evitare situazioni spiacevoli, Future You informa preventivamente i partecipanti al test che quello impersonato dall’identità virtuale è solo uno dei possibili futuri e non è certo ineluttabile, invitando a cambiare le risposte date durante la fase introspettiva per avere una conversazione diversa.
Il sistema stesso può essere considerato ancora in fase di test, visto che Pataranutaporn e colleghi hanno già iniziato a utilizzare quanto imparato dallo studio per affinare il modo in cui viene creato il contesto e vengono indirizzati gli utenti per avere un’esperienza migliore.
Per finire, in prospettiva di un utilizzo commerciale, sarà necessario aggiungere delle misure di sicurezza per evitare abusi: si pensi, ad esempio, ad un’azienda che modifichi l’IA per convincere un potenziale cliente che avrà successo se compra un loro prodotto.
Ciò nonostante, Future You è sicuramente un prodotto interessante, con importanti applicazioni in ambito psicologico e potenzialmente anche sociale, coi ricercatori che stanno valutando la possibilità di consentire agli utenti di esplorare diverse carriere lavorative o vedere come le loro scelte quotidiane possano incidere sul cambiamento climatico.