Yokohama Kaidashi Kikou, la serena apocalisse di Ashinano
Finalmente disponibile in inglese il manga capolavoro dell'artista giapponese, con la sorridente Alpha che ci offre un caffè in attesa della fine di tutto
Nell’ormai lontano 1994 un giovane mangaka di nome Hitoshi Ashinano faceva il suo debutto artistico sulla rivista giapponese Monthly Afternoon, dopo aver fino ad allora lavorato come assistente di Kousuke Fujishima (famoso in particolare per il manga Oh, mia dea!).
Dodici anni e centoquarantuno capitoli dopo, la sua opera, modestamente intitolata Yokohama Kaidashi Kikou (ヨコハマ買い出し紀行, traducibile come “Lista della spesa a Yokohama”), raggiungeva la fine della pubblicazione e veniva raccolta in 14 tankōbon dalla solita Kodansha.
A quel punto, la leggenda poteva iniziare: nel 2007 il manga riceveva il prestigioso Premio Seiun come miglior fumetto di fantascienza (sì, avete letto bene, e ne parleremo tra poco) e, pur essendo disponibile solo in lingua giapponese, accumulava recensioni entusiastiche da ogni parte del mondo.
Ora, esattamente trent’anni dopo l’inizio della pubblicazione in Giappone, Yokohama Kaidashi Kikou è finalmente disponibile interamente tradotto in inglese e distribuito dalla Seven Seas Entertainment; non resta quindi che andare a vedere cosa lo rende un capolavoro senza tempo.
Benvenuti al Cafè Alpha, sedetevi e rilassatevi
L’androide Alpha gestisce un piccolo cafè che porta il suo nome, situato su una costa sperduta di un Giappone del futuro, in cui un’imprecisata catastrofe ambientale ha provocato un significativo innalzamento del livello del mare, che ha determinato l’inondazione di vaste aree e decimato la popolazione umana.
Nonostante il suddetto scenario post-apocalittico, il tono del manga è incredibilmente sereno e rilassato: l’umanità sembra aver ormai accettato di buon grado il proprio destino e si gode la malinconica bellezza della vita di tutti i giorni, sotto lo sguardo sorridente dell’immortale Alpha, sempre pronta a rallegrare gli animi dei suoi pochi clienti.
Come si può quindi immaginare, l’opera ha una struttura episodica, con brevi capitoli che mostrano scene di vita quotidiana, spesso ordinarie, a volte divertenti, altre volte commoventi, raccontate solitamente con poche parole e un atteggiamento contemplativo, ma in maniera semplice, non filosofica.
Questo non significa però che la progressione della storia sia del tutto assente: col passare delle stagioni, infatti, nuovi personaggi vengono introdotti e le relazioni tra quelli già presentati accuratamente approfondite.
Inoltre, sono piuttosto frequenti i cambi di scenario, a sottolineare un diffuso bisogno di muoversi ed esplorare, pur preservando ovunque i sentimenti fondamentali dell’opera, quali gentilezza, ospitalità e rispetto per l’ambiente.
Meravigliosi personaggi verso un sereno declino
Il tutto accompagnato da disegni piuttosto minimali, soprattutto per quanto riguarda gli sfondi, eppure straordinariamente espressivi, in particolare nella rappresentazione dei volti; da notare anche la presenza di alcuni capitoli a colori, molto intensi e vibranti.
A complementare l’aspetto grafico dei personaggi, c’è un altrettanto incredibile cura nella loro caratterizzazione interiore: a partire da Alpha e passando per le sue più strette amicizie, sia umane che robotiche, per arrivare all’ultimo dei personaggi secondari in quanto a numero di “presenze”, ognuno è diverso dagli altri e magistralmente rappresentato.
Ultima, ma non meno importante, l’ambientazione stessa assurge a vero e proprio personaggio, con la sua particolare bellezza desolata e in rovina, a tratti struggente e poetica, e i suoi elementi di realismo magico come barracuda volanti, misteriosi funghi dalle fattezze umane o una sfuggente ragazza selvaggia dai denti affilati.
Nel mentre la vita prosegue serenamente verso un lento e ineluttabile declino di popolazione, mezzi e infrastrutture umane, con il mare e la natura in generale a richiamare a sé ogni cosa, in passaggi particolarmente toccanti nei capitoli finali, dove la narrazione si fa più sparsa.
Ma non c’è niente da temere: Alpha è sempre lì a custodire amorevolmente il ricordo di questa sparuta umanità, figura centrale di un manga eccezionale, che va gustato lentamente come una delle sue tazze di caffè.
C'è anche l'anime! L'avrò visto 20 anni fa, e mi era piaciuto veramente molto quel senso di malinconia e allo stesso tempo serenità dei paesaggi e della vita di tutti i giorni. Purtroppo erano solo 2 episodi (ma in effetti non è una serie facile da mettere a schermo).